Elezione Leone XIV, un racconto fotografico
Poteva essere il momento giusto e per fortuna lo è stato: stare giovedì 8 maggio pomeriggio in piazza San Pietro ad attendere la fumata bianca insieme a molte migliaia di persone è stata un’esperienza incredibile.
Si respirava la speranza molto concreta di ascoltare il nome del nuovo Papa e le sue parole per la prima volta. La fumata è arrivata all’improvviso, tardi perché si potesse attendere il buon esito del quarto scrutinio e troppo presto per aspettarsi quello del quinto. Ma forse, anzi sicuramente, è stato meglio così: siamo stati tutti colti di sorpresa. In piazza forse c’erano anche semplici curiosi, anche se è difficile resistere parecchie ore sotto il sole per semplice curiosità; lì si è respirata l’atmosfera universale della Chiesa, con tutte le sue sfaccettature e lingue ma unita nell’attesa del nuovo pastore.
Tanti religiosi, studenti, sacerdoti, semplici cristiani che magari erano appena usciti dal lavoro.
Bisognava esserci, per vivere in prima persona un rito che continua da 2000 anni ma che è sempre nuovo per le sorprese che lo Spirito Santo propone. Come con Leone XIV, inatteso ma amato già da subito.
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