Il miracolo di Corviale

Il servizio pubblico (Rai 3, I dieci comandamenti) ha dedicato due puntate a un “reportage” su Corviale, su quello che loro definiscono “un luogo oppresso dal degrado e dall’abbandono che sembra aver perso ogni speranza nel futuro, tra disoccupazione, abusivismo abitativo e devianza minorile”.

A quando invece un servizio sul miracolo che rappresenta Corviale? Sì, perché non saprei definirlo in altro modo: 4.500 persone vivono da 30 anni in un luogo senza servizi, senza manutenzione ordinaria, senza sicurezza. E nonostante questo, quel luogo non ha perso mai la speranza. Per quanto possibile ci si è attrezzati per la pulizia autonoma delle scale, per una sistemazione decorosa degli ambienti comuni, nell’aiuto ai più deboli, nella cura del verde.

Quel posto è un miracolo e per capire questo miracolo, bisognerebbe intervistare centinaia di persone che resistono, a tutto e a tutti e che permettono a quel luogo di vivere, non sopravvivere. Ci sono problemi? Molti. Causati soprattutto da chi vive nell’ombra e che ha bisogno che quell’ombra non svanisca. Gli stessi, molte volte, intervistati da Tv e giornali come vittime “del degrado e dell’abbandono”. Ma causati anche dal mancato controllo di chi è preposto a farlo.

E dunque cari miei, volete parlare dei problemi di Corviale? Andate in Regione, al Comune, all’Ater. Metteteli di fronte alle loro responsabilità. Ma soprattutto, volete fare uno scoop? Venite a investigare su un miracolo, venite a Corviale.

Mauro Monti

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