Intelligenza Artificiale. Cina, debuttano in TV due giornalisti virtuali

Possono lavorare 24 ore su 24, non richiedono contratto, contributi e soprattutto non hanno sindacato (almeno per ora, forse): sono i giornalisti virtuali che l’agenzia cinese Xinhua ha fatto debuttare in TV.

La presentazione ufficiale è avvenuta durante la quinta edizione della World Internet Conference che si è tenuta nella provincia cinese dello Zhejiang.

“Ciao a tutti, sono un conduttore con intelligenza artificiale di lingua inglese. Questo è il mio primo giorno all’agenzia Xinhua” – ha detto all’esordio sul piccolo schermo il clone modellato sull’aspetto fisico e la voce di Qiu Hao, giornalista in carne ed ossa della stessa agenzia. “Lo sviluppo dell’industria dei media – ha continuato – richiede continua innovazione e una profonda integrazione con le avanzate tecnologie internazionali”.

I due giornalisti virtuali, in lingua cinese e inglese, sono stati sviluppati dall’agenzia di stampa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, in collaborazione con il motore di ricerca Sogou.com. L’anchorman si presenta con un’immagine maschile, espressioni facciali e movenze tipiche di una persona in carne e ossa, ed è in grado di leggere testi come un presentatore professionista. Certo, questa tecnologia presenta ancora dei limiti: la gamma delle espressioni facciali è infatti limitata e la voce suona chiaramente artificiale, ma considerato il ritmo a cui procede la ricerca, non sembra lontano il momento in cui saranno indistinguibili da quelli reali, magari introducendo qua e là piccoli difetti umani.

Mauro Monti

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